Maranatha

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Tutti I Mondi Aspettano Di Esser Visitati, 26 dicembre

Così dice l'Eterno... io ho fatto la terra e ho creato l'uomo su di essa; con le mie mani ho spiegato i cieli e comando a tutto il loro esercito. Isaia 45:11,12 Mar 368.1

Molti sembrano di credere che questo mondo e le dimore celesti costituiscono l’universo di Dio. Ma non è così. 7BC 990 Dio è il creatore di mondi su mondi, e che questi sono obbedienti tutto per tutto, e sono guidati in riferimento alla gloria del creatore. Quando gli abitanti di questi mondi hanno vista con quale prezzo è stato pagato il riscatto dell’uomo, sono rimasti alquanto sorpresi. RH Sept. 25, 1900 Il Signore mi ha dato una visione di altri mondi. Mi furono date delle ali e un angelo mi accompagnò dalla città fino a un luogo glorioso e luminoso. L’erba era di un verde vivo e gli uccelli cantavano dolci melodie. Gli abitanti erano di aspetto e statura diversi; nobili, maestosi e belli. Erano a immagine di Gesù e i loro volti erano illuminati da una gioia che esprimeva la libertà e la felicità che regnavano in quel luogo. Chiesi a uno di loro perché fossero tanto più belli degli abitanti della terra. Egli rispose: “Abbiamo vissuto ubbidendo fedelmente ai comandamenti di Dio, e non siamo caduti nella disubbidienza, come quelli della terra”. Poi vidi due alberi, uno assomigliava molto l’albero della vita della città. Il frutto di entrambi era bello, ma ce n’era uno che non potevano mangiare. Poi l’angelo che mi accompagnava mi disse: “Nessuno in questo luogo ha mai mangiato i frutti dell’albero proibito; se lo avessero fatto, sarebbero caduti”. Successivamente fui portata in un mondo che aveva sette lune. Là vidi il caro vecchio Enoc che era stato portato in cielo. Con la mano destra teneva una palma gloriosa e su ogni foglia era scritto: “Vittoria”. Intorno alla testa c’era una magnifica ghirlanda di foglie bianche, e su ogni foglia era scritto: “Purezza”; intorno alla ghirlanda c’erano pietre di vari colori che risplendevano più delle stelle e proiettando la loro luce sulle lettere le mettevano in risalto. Dietro la testa c’era un fioco che teneva la ghirlanda sulla quale era scritto: “Santità”. Sopra la ghirlanda c’era una bella corona che risplendeva più del sole. Gli chiesi se questo fosse il luogo dove era stato trasportato dalla terra. Egli rispose: “No”. La città è la mia casa, sono venuto qui per visitare questo posto”. Si muoveva come fosse a casa propria. Chiesi all’angelo che mi accompagnava di permettermi di restare in quel luogo. Non potevo sopportare il pensiero di dover ritornare nel mio mondo immerso nelle tenebre. Ma angelo disse: “Devi ritornare e se sarai fedele, tu e i 144.000 avrete il privilegio di visitare tutti i mondi e vedere l’opera di Dio. EW 39,40 Mar 368.2