Maranatha

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Dicembre - Il Giudizio Finale E La Nuova Terra

Scena Panoramica Sulla Città Santa, 1 dicembre

Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione delle cose fatte nel corpo in base a ciò che ha fatto, sia in bene che in male. 2 Corinzi 5:10 Mar 343.1

Al di sopra del trono, sotto l’emblema della croce, come in una veduta panoramica appaiono le scene della tentazione di Adamo e della sua caduta e tutte le fasi successive del grande piano della redenzione. L’umile nascita del Salvatore; la Sua infanzia e la Sua adolescenza contrassegnate dalla semplicità e dall’ubbidienza; il Suo battesimo nel Giordano; il Suo digiuno e la Sua tentazione nel deserto; il Suo ministero pubblico, che rivelò agli uomini le preziose benedizioni celesti; le Sue giornate piene di atti di bontà e misericordia; le Sue notti di veglia e di preghiera trascorse nella solitudine dei monti; i complotti, suggeriti dall’invidia, dall’odio e dalla malvagità, che ripagavano i Suoi benefici; la tremenda e misteriosa agonia nel Getsemani sotto il peso opprimente dei peccato di tutto il mondo; il tradimento e la consegna nelle mani di una folla omicida; i tragici eventi di quella notte di orrore; il prigioniero, che non opponeva nessuna resistenza, abbandonato dai suoi discepoli e brutalmente trascinato per le vie di Gerusalemme.; il Figlio di Dio presentato con esultanza ad Anna, accusato nel palazzo del sommo sacerdote, nell’aula del tribunale di Pilato, davanti al codardo e crudele Erode, schernito, vilipeso, torturato e condannato a morte: tutto viene chiaramente descritto. E ora davanti alla folla fremente, passano le scene finali della storia dell’umanità: il mite martire percorre il sentiero che conduce al Calvario; il Principe del cielo è inchiodato sulla croce; i superbi sacerdoti e la vile plebaglia deridono la Sua agonia mortale... Mar 343.2

L’orribile spettacolo è fedele in ogni dettaglio. Satana, i suoi angeli e i suoi seguaci non possono distogliere gli sguardi dalla loro opera. Ogni attore di questo dramma ricorda la parte che ha recitato. Erode, che decretò la strage degli innocenti a Betlemme per far morire il re di Israele; l’infame Erodiade che ha sulla coscienza il sangue di Giovanni Battista; i soldati schernitori; i sacerdoti, i capi e la fola impazzita che gridavano: Il Suo sangue ricada su oi e sopra i nostri figli! Tutti si rendono conto della gravità della loro colpa. Invano tentano di nascondersi alla vista di Colui il cui splendore supera quello del sole, mentre i redenti gettano le loro corone ai piedi del Salvatore esclamando: Egli È Morto Per Me! GC 666,667 Mar 343.3