Contemplare La Vita Di Cristo

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Irresistibile potere di Paolo, 12 dicembre

Alla mente che riposa in te tu conservi una pace perfetta, perché confida in te. CC 356.1

Isaia 26:3 CC 356.2

Dopo una breve esitazione, Nerone pronunciò la decisione e ordinò l’esecuzione di Paolo... Poche persone assistettero al trasferimento di Paolo al luogo prescelto per l’esecuzione. I suoi persecutori limitarono il numero degli spettatori, i quali temevano che, a causa della fama acquisita dall’apostolo, le scene della sua morte abbiano potuto conquistare nuovi proseliti e rafforzare la causa del cristianesimo. In ogni modo anche gli insensibili soldati che lo scortavano, furono sorpresi dal fatto che l’apostolo era contento, dal suo viso non traspariva il pur minimo segno di preoccupazione a motivo del supplizio che l’attendeva. Egli aveva già perdonato i suoi carnefici, lo sorreggeva un’incrollabile fiducia in Cristo. Questo comportamento spinse alcuni tra quelli che assistettero al martirio ad accattare il cristianesimo. Molte di quelle persone, che avevano accettato il Salvatore predicato da Paolo, suggellarono coraggiosamente la loro fede con il sacrificio della propria vita. CC 356.3

La pace celeste espressa dal volto di paolo conquistò molte anime al Vangelo...Paolo comunicò al prossimo l’atmosfera del cielo. Tutti quelli che ebbero un qualche contatto con lui sentirono l’influsso della sua unione con Cristo. Il fatto che la sua stessa vita rispecchiasse la verità garantiva l’efficacia della sua predicazione. Tale corrispondenza è sempre un segno della potenza della Verità. L’influsso spontaneo e involontario di una vita santa è il più convincente sermone che possa essere fatto in favore del cristianesimo. Gli argomenti, anche quando sono indiscutibili, possono provocare opposizione; ma un buon esempio ha in sé una potenza alla quale è impossibile resistere. CC 356.4

Egli era preoccupato per la sorte di quei credenti che avrebbero dovuto affrontare da soli il pregiudizio, l’odio e l’opposizione dei nemici. Tale preoccupazione gli aveva fatto perdere di vista l’approssimarsi della fine....Per un breve tempo essi sarebbero stati aggravati da molteplici tentazioni, e privati delle comodità terrene; in ogni caso erano certi del fatto che Dio li avrebbe aiutati quando affermavano: Io so in chi ho creduto...(2 Timoteo 1:12) Presto la notte della prova e della sofferenza sarebbe terminata e sarebbe sorta la gioiosa aurora e la pace di un giorno perfetto. CC 356.5

L’apostolo guarda al grande aldilà, non con incertezza e paura ma con un animo fiducioso, desideroso di conoscere ciò che l’attende. Mentre si trova sul luogo di martirio, egli non vede la spada dell’esecutore né la terra che presto riceverà il suo sangue, ma contempla, attraverso il cielo terso di quel giorno, il trono dell’Eterno. CC 356.6

The Acts of the Apostles, pp. 509-512 CC 356.7