Contemplare La Vita Di Cristo

307/366

Enoc camminò con Dio, 2 novembre

Per fede Enoc fu trasferito in cielo perché non vedesse la morte... egli ricevette la testimonianza che era piaciuto a Dio. CC 316.1

Ebrei 11:5 CC 316.2

La conoscenza di Dio che opera la trasformazione del nostro carattere è il nostro grande bisogno. Abbiamo bisogno che Dio si riveli nella nostra vita affinché possiamo conoscere e insegnare la Sua Parola. L’esperienza di Enoc e di Giovanni Battista rappresenta tutto ciò che noi dobbiamo sapere di Dio e di diventare come loro e molto di più. Abbiamo bisogno di studiare la vita di questi uomini; uno che è stato traslatato in cielo senza vedere la morte, il secondo come ha preparato la via del Signore, avendo raddrizzato i Suoi sentieri. CC 316.3

È scritto che Enoc visse sessantacinque anni, prima di avere un figlio e in seguito camminò con Dio per trecento anni. Nei primi anni della sua vita, egli aveva amato e rispettato l’Eterno, osservando i suoi comandamenti. Dopo la nascita del suo primo figlio, Enoc sperimentò una profonda esperienza di fede: entrò in un rapporto più intimo con il Signore e comprese ancora meglio gli obblighi e le responsabilità di un figlio di Dio. Quando vide l’amore che suo figlio nutriva per lui, la sua fiducia nella protezione paterna, quando egli stesso avvertì un’intensa e ardente tenerezza per il suo primogenito, allora comprese la grandezza dell’amore di quel Dio che aveva deciso di offrire in dono agli uomini proprio Figlio. Comprese quale fiducia i figli di Dio potevano nutrire nei confronti del Padre. L’infinito e misterioso amore di Dio manifestato attraverso il Cristo, divenne per Enoc il soggetto di una costante riflessione, giorno e notte. Egli desiderava intensamente che tutti conoscessero quella verità meravigliosa. CC 316.4

Con passare del tempo, la fede di Enoc divenne sempre più forte e il suo amore per Dio più ardente. La preghiera era il sostegno più importante della sua esistenza ed egli avvertiva la presenza di Dio. Trascorse molto tempo in solitudine, nella meditazione e nella preghiera. E proprio grazie a questa costante preghiera egli ha potuto vivere l’atmosfera del cielo... Mediante la potenza di Dio, incoraggiò i suoi contemporanei di comportarsi secondo giustizia. S’impegnò per far conoscere alla gente ciò che Dio gli aveva rivelato... Per trecento anni aveva camminato con Dio aspirando a un legame sempre più stretto con il Padre. Infine questo contatto divenne così intimo che il Signore prese Enoc con sé. Era giunto alla soglia dell’eternità; solo un passo lo separava dalla terra in cui regnava il bene. Le porte si aprirono ed egli continuò a camminare con Dio attraverso i cancelli della città santa; fu il primo uomo a entrarvi. L’esempio di Enoc è per noi oggi un esempio d’integrità e devozione. La sua ascensione fu una prova della veracità delle sue profezie riguardanti una gloriosa vita immortale per tutti quelli che seguono la volontà divina. CC 316.5

Testimonies, vol. 8, pp. 329-331 CC 316.6