Stupenda Grazia Di Dio

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Gennaio — Il Regno di Dio

La Buona Novella del Regno, 1 gennaio

E Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l’evangelo del regno, e sanando ogni malattia e ogni infermità fra il popolo. (Matteo 4:23) SGD 5.1

Allora Egli, aperta la bocca, lì ammaestrava dicendo: Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. (Matteo 5:2,3) Queste parole risuonavano nelle orecchie della moltitudine come qualcosa di sconosciuto e nuovo. Tale insegnamento era contrario a tutto quello che essi avevano sentito dai sacerdoti e dai rabbini. In questi insegnamenti, essi non vedevano nulla che incoraggiasse il loro orgoglio né alimentasse le loro speranze ambiziose; ma questo nuovo Maestro possedeva un tale potere che rimanevano incantati. La dolcezza dell’amore divino scendeva su di loro come scende la fragranza di un fiore. SGD 5.2

In mezzo alla folla che circondava Gesù vi erano alcuni che si accorgevano della loro povertà spirituale. Vi erano individui che in presenza della purezza di Cristo si sentivano disgraziati, miserabili, poveri, ciechi, e nudi. (Apocalisse 3:17) Essi desideravano ricevere la grazia salvifica di Dio. (Tito 2:11) SGD 5.3

Riferendosi ai poveri di spirito Gesù disse …che di loro è il regno dei cieli. Questo regno, non è, come i Suoi ascoltatori avevano sperato, un governo temporale e terreno. Cristo apriva davanti agli uomini le porte del regno spirituale del Suo amore, della Sua grazia e della Sua giustizia…. I suoi sudditi sono i poveri di spirito, i mansueti, coloro che sono perseguitati a causa della giustizia. Di essi è il regno dei cieli. Sebbene non è ancora pienamente compiuta, in essi è iniziata l’opera che li renderà degni di partecipare alla sorte dei santi nella luce. (Calossesi 1:12) SGD 5.4

Tutti coloro che sentono l’assoluta povertà dell’anima, che sentono di non avere nulla di buono in sé, possono trovare giustizia e forza ricorrendo a Gesù… Gesù c’invita a cambiare la nostra povertà con le ricchezze della Sua grazia. Noi non siamo degni dell’amore di Dio, ma Cristo, la nostra certezza è il nostro Garante, degno e capace di salvare tutti quelli che lo cercano. Non importa quale sia stata la vostra esperienza passata né quanto scoraggianti siano le circostanze presenti, se andiamo a Cristo nella nostra condizione attuale: deboli, senza forza, disperati, il nostro compassionevole Salvatore, ci riceverà e ci verrà incontro circondandoci con le Sue braccia amorevoli e col manto della sua giustizia1 SGD 5.5