Volgi lo sguardo a Gesù

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Marzo 25—Insegnamenti dalla Natura

“Ora se Dio riveste così l’erba che oggi è nel campo e domani è gettata nel forno, quanto più rivestirà voi, o gente di poca fede?”. Luca 12:28 VG 92.1

Dio ci stimola a contemplare le sue opere nel mondo naturale. Desidera che separiamo la nostra mente dallo studio artificiale per studiare quello naturale. Dovremmo comprendere meglio ed elevare i nostri occhi alle colline di Dio e contemplare le opere che furono create dalle sue stesse mani. Esse sono opera di Dio! Le sue mani modellarono le montagne, Egli ha dato il giusto equilibrio nella loro posizione affinché non si muovano, sennonché Lui non glielo ordini. Il vento, il sole, la pioggia, la neve e il gelo, tutti sono suoi ministri per compiere la sua volontà. VG 92.2

Quindi potrebbe sorprenderci che Cristo, Colui che fece tutte le cose, facesse dell’aria aperta il suo santuario e desiderasse essere circondato dalle opere della sua creazione?..... Gesù, le sue lezioni d’istruzione spirituale prese dalle cose naturali che risultavano familiari ai suoi ascoltatori. Le usò per rappresentare la sua verità. VG 92.3

Strappava gli iris, il fiore della valle, li metteva tra le mani dei bambini, e per mezzo di questi semplici insegnanti proclamava la verità della sua Parola. VG 92.4

La Parola di Dio e le cose della natura che ci circondano devono essere il nostro libro di studio. Dio ha disteso davanti ai nostri sensi le bellezze della natura, e contempla con piacere e con la gioia di un padre, come i suoi figli si dilettano nelle cose meravigliose che Lui gli dona. VG 92.5

La radice di un albero compie una doppia funzione. Si afferra alla terra per mezzo delle sue ramificazioni, mentre contemporaneamente assorbe gli elementi nutrienti necessari. Così deve essere anche per il cristiano. Quando la sua unione con Cristo, il tronco paterno, è completa, quando si alimenta da lui, ai rami è data una corrente di forza spirituale. Si potrebbero seccare le foglie di un tale ramo? Mai! Finché l',anima si estende verso Cristo, non esiste il pericolo che le sue foglie inaridiscano, appassiscano e cadano. E le tentazioni che possono arrivare come una tempesta non lo sradicheranno. Il vero cristiano estrae i suoi moventi d’azione da un profondo amore verso il suo Redentore. Il suo affetto per il suo Maestro è genuino e santo. Al cristiano coraggioso e amoroso, Cristo dice: “Voi siete miei testimoni” (Isaia 43:10). Un tal uomo è un rappresentante di Cristo perché riflette la Sua immagine nella sua vita quotidiana. Qualora si separasse dalla luce, non potrà più diffondere i suoi brillanti raggi agli altri…. Dio pulirà da ogni ingiustizia coloro che sono accorsi a Lui in cerca di rifugio, coloro che hanno creduto al messaggio inviatogli dal cielo, coloro che credono nella sicurezza della confessione dei peccati - Lui è fedele e giusto da perdonargli i suoi peccati. Il nostro Dio ha compromesso la sua parola per la sua grandezza ed eternità, concederà perdono e pace a chiunque ricorre a Lui nel nome di Gesù. VG 92.6

(Manoscritto 16 del 25 Marzo 1897 ” Principi di Educazione”) VG 92.7