Volgi lo sguardo a Gesù

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Dicembre 6— La compassione divina

“E’ una grazia dell’Eterno che non siamo stati interamente distrutti, perché le sue compassioni non sono esaurite. Si rinnovano ogni mattina; grande è la sua fedeltà”. Lamentazioni 3:22,23 VG 348.1

Quando considero la condizione in cui si trova il mondo, s’impossessano di me sentimenti molto solenni. Oh, quanta indifferenza, quanto crimine, quanta disubbidienza e peccato. Quanto triste, quanto terribilmente triste è il mondo, che non riconosce l',amore di Dio che diede il suo Figlio unigenito, il nostro Redentore, Gesù Cristo, che era uguale a Dio. “Perché in tal modo Dio amò il mondo che ha dato il suo Figlio unigenito, affinché chiunque creda in lui, non si perda, ma abbia vita eterna” (Giovanni 3: 16). Per secoli il peccato ha disturbato, o forse, impedito la grande opera della benevolenza divina, ostruendo il canale mediante strumenti umani che rifiutano di ricevere il Dono celeste e che, pertanto, non possono impartirlo. VG 348.2

Dio chiama gli uomini e le donne affinché siano operai devoti che lavorino con Gesù Cristo. Benché il peccato e la malvagità stiano ostruendo da tanto tempo la corrente dell’abbondante grazia, questa non è stata completamente tolta della terra. Il suo corso viene verso la terra, e se solamente gli uomini fossero disposti a cooperare con Dio, se il canale di comunicazione si mantenesse aperto, senza restrizioni, la luce del cielo risplenderebbe in tutte le parti del mondo, disperdendo le tenebre morali. VG 348.3

Sono contenta che dobbiamo lavorare fervidamente. I ministri non sono gli unici che devono brillare. Devono formare operai in tutte le chiese, e nella misura in cui coloro che ricevono la verità si manterranno umili e contriti, saranno gli strumenti che Dio userà per benedire il loro prossimo mediante tutto ciò che potranno fare con la loro supposta umile capacità. VG 348.4

Non è attraverso i più eruditi, o i più eloquenti membri della famiglia umana che si rivelerà il Signore. “Perché così dice l',Alto e l’Eccelso, Colui che abita l',eternità, ed il cui nome è il Santo. Io abito nel luogo alto e santo, e con l',affranto e umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, e per vivificare il cuore degli affranti” (Isaia 57: 15). “Ma guarderò colui che è povero ed umile di spirito, e che trema alla mia parola” (Isaia 66: 2). VG 348.5

Il Signore chiederà conto agli uomini per le capacità che diede loro, per mezzo delle quali si possono usare tutte le facoltà dell',intelletto, e tutta la loro forza fisica e morale nel suo servizio per fare il bene e benedire gli altri. Si è prodotta una crisi nel governo di Dio sulla terra. La compassione divina sta fluendo verso la gente, malgrado sia stata resistita da cuori ossessionati. VG 348.6

(Lettera 52, del 6 Dicembre 1895, diretta ad un pastore in Australia) VG 348.7