Volgi lo sguardo a Gesù

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Novembre 28—Lasciamo l’IO nelle mani di Dio

“Il Padre mio che me le ha date, è più grande di tutti; e nessuno le può rapire dalle mani del Padre mio”. Giovanni 10:29 VG 340.1

Dobbiamo elevarci a un grado più alto sul tema della fede. Abbiamo così poca fede. La Parola di Dio è la nostra difesa. Dobbiamo appropriarcene, credendo semplicemente a ogni parola. Con questa sicurezza possiamo chiedere grandi cose, e in accordo con la nostra fede ci saranno concesse. . . Se umiliamo i nostri cuori davanti a Dio; se cerchiamo di dimorare in Cristo, avremo un',esperienza più santa ed elevata. . . VG 340.2

La vera fede consiste nel fare precisamente le cose che Dio ha ordinato, non quelle che non ha comandato. I frutti della fede sono la giustizia, la verità e la misericordia. Abbiamo bisogno di camminare alla luce della Legge di Dio; e allora le buone opere saranno il frutto della nostra fede, i risultati di un cuore rinnovato ogni giorno. . . VG 340.3

In nessun modo dobbiamo convertire l',IO nel nostro dio. Dio diede sé stesso, morì per noi, col fine di purificarci da ogni iniquità. Il Signore porterà a termine quest’opera di perfezione in noi se gli permetteremo che ci controlli. Egli porta a termine quest’opera per il nostro bene e per la gloria del suo nome... VG 340.4

L',opera di giustificazione non può essere realizzata, a meno che esercitiamo una fede implicita. Agiamo ogni giorno sotto il potere onnipotente di Dio che opera in noi. Il frutto della giustificazione è serenità e sicurezza eterne. Se avessimo esercitato più fede in Dio e confidato meno nelle nostre idee e nella nostra saggezza, Dio avrebbe manifestato il suo potere nei cuori umani nella maniera indicata. Unendoci a Lui e attraverso una fede vivente, abbiamo il privilegio di godere della virtù e del potere di mediazione. Di conseguenza, siamo crocifissi, morti e risuscitati con Cristo, e camminiamo in novità di vita con Lui. VG 340.5

Non dobbiamo sostenerci con le nostre mani. Dobbiamo abbandonare l',IO nelle mani di Dio. . . La nostra mancanza di fede è la ragione per la quale non abbiamo più visto il potere di Dio. Esercitiamo più fede nelle nostre opere anziché nell',opera di Dio per noi. Dio dispose che si facesse tutto il possibile affinché potessimo stare cuore con cuore, mente con mente, fianco a fianco. La mancanza di amore e fiducia tra noi debilita la nostra fede in Dio. Abbiamo bisogno di pregare come non abbiamo mai pregato per il battesimo dello Spirito Santo, perché, se ci fu un tempo in cui vi era bisogno di quel battesimo, è adesso. Non c',è nulla che il Signore abbia detto o ripetuto spesso che ci concederebbe, neppure che il suo nome sarebbe glorificato ancora di più nel donarci lo Spirito Santo. Quando condividiamo questo Spirito, gli uomini e le donne nasceranno di nuovo. . . Le anime che una volta si erano perse, saranno ritrovate e ritorneranno. VG 340.6

(Lettera 105, del 28 Novembre 1898, diretta al pastore S. N. Haskell e a sua moglie) VG 340.7