Volgi lo sguardo a Gesù

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Settembre 2—I vantaggi dell’avversità

“Per accordare gioia a quelli che fanno cordoglio in Sion, per dare loro un diadema invece della cenere, l’olio della gioia invece del lutto, il manto della lode invece di uno spirito abbattuto, affinché siano chiamati querce di giustizia, la piantagione dell’Eterno per manifestare la sua gloria”. Isaia 61:3 VG 253.1

L’afflizione e l’avversità possono causare molti inconvenienti e provocare profonda depressione, ma è la prosperità quella che mette in pericolo la vita spirituale. Se l’individuo non si sottomette costantemente alla volontà di Dio, e sarà stato santificato dalla verità e possiede la fede che opera per amore e purifica l’anima, la prosperità sicuramente risveglierà l’inclinazione naturale alla presunzione…. VG 253.2

Nella valle dell’umiliazione, dove gli uomini dipendono da Dio affinché gli insegni e li guidi ad ogni passo, esiste una relativa sicurezza. Tuttavia, quelli che hanno una relazione viva con Dio pregano per quelli che si trovano in cima, che per la loro posizione elevata, ci si aspetta che abbiano molta sapienza. A meno che quelle persone sentano la necessità di un Braccio più forte di quello umano sul quale appoggiarsi, e dipendano dal Signore, altrimenti la loro visione delle cose si distorcerà, e falliranno…. Il Signore mi ha istruito affinché insegni all’uomo a capire che è un essere umano. La chiesa di Cristo ha bisogno di mantenere una stretta comunione con il Signor Gesù. Coloro che sentono maggiormente la dipendenza di Dio, generalmente sono quelli che hanno meno tesori terreni dai quali dipendere. Di tutti gli alberi, l’abete bianco è uno dei quali i cristiani possono estrarre le più grandi lezioni ispirate. Le radici richiedono meno terra di qualsiasi altro albero. Nel suolo secco e in mezzo alle aride rocce, trova sufficienti alimenti per mantenersi sempre verde sia in estate come anche in inverno. Con una minima quantità di terra nelle sue radici, si distingue tra tutti gli altri alberi del bosco nel raggiungere l’altezza più elevata, che punta verso il cielo. Sarebbe bene che piantassimo e coltivassimo l’abete bianco dato che costituisce una dimostrazione pratica e ci fa pensare a quello che un cristiano dovrebbe essere. Desidererei poter presentare il significato di questo simbolo come mi fu mostrato. I membri di chiesa che restano al loro posto e nel loro luogo sono alberi di giustizia, la piantagione del Signore. Benché le circostanze che li circondano possano essere avverse, ciononostante, ugualmente agli abeti con scarsa terra nelle loro radici, si elevano costantemente verso il cielo, prendendo il loro nutrimento dall’alto. Come i profumati rami dell’albero, essi impartiscono grazia dalla grazia ricevuta. L’alimento nascosto che proviene da Dio, lo devolvono nel più puro servizio… Ad ogni uomo il Signore richiede le maggiori energie. Nessuno può trovare nell’essere umano qualche forza che lo renderà capace di servire Dio con tutte le sue forze. Deve rendersi partecipe della natura divina. VG 253.3

(Manoscritto 145, del 2 Settembre 1902, “Diario”) VG 253.4