Volgi lo sguardo a Gesù

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Giugno 29—La potenza del Vangelo

….”Perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è lo stesso che ha fatto brillare il suo splendore nei nostri cuori per far brillare in noi la conoscenza della gloria di Dio che rifulge sul volto di Gesù Cristo”. 2 Corinzi 4:6 VG 188.1

Mio caro marito: VG 188.2

Questo è l’ultimo giorno di riunioni… Ho parlato tutte le sere. VG 188.3

Alla riunione ha preso parte una coppia scozzese di Indianapolis che si chiama Cooley. Il loro cognato, fratello Fulton vive a Hutchinson. Cooley proviene dalla Nuova Scozia ed era un fervente Presbiteriano. Sua moglie anche se ha accettato la nostra fede, ha incontrato grande opposizione da parte del marito, assolutamente contrario a cambiare le proprie idee. Per far piacere alla moglie è venuto alla riunione. Le ha detto che sarebbe andato con lei solo per farle piacere, ma non per questo avrebbe rinunciato alla sua fede. Dopo aver fatto l’introduzione del Sabato, ho chiesto all’assemblea di venire più avanti. Mentre tutti si spostavano, lui è rimasto al suo posto... Durante la predicazione, la Parola di Dio lo ha sconvolto a tal punto che non è riuscito più a liberarsene. Ritornati alla tenda, ha chiesto alla moglie con grande convinzione, di pregare insieme. Il potente e alto “cedro” si era arreso. La domenica, prima di colazione ho parlato nuovamente per un’ora sulla missione della Costa del Pacifico. Nuovamente l’uomo è rimasto profondamente turbato. La sera stessa ho parlato ancora con grande scioltezza e convinzione. Fr. Cooley è uscito dalla tenda con la stessa sensazione di sconvolgimento interiore. Tremava fortemente per il grande peso che lo opprimeva. Insistentemente ha chiesto di nuovo a sua moglie di pregare per lui. La stessa mattina ho annunciato al popolo di Dio un profondo appello concernente l’egoismo e la decima. L’uomo ha accettato tutto. VG 188.4

Dopo il culto, abbiamo avuto una riunione fino a mezzogiorno. Il fratello Cooley si è alzato e ha ripetuto tutto ciò che aveva detto a sua moglie: che si sentiva profondamente commosso, e il motivo per cui era così duro e fermo nei suoi propositi. Appena ebbi finito di parlare, mi rivolsi a lui per la prima volta e lo incoraggiai. Finalmente, si avvicinò e sedette accanto alla sua amata moglie, pronto per il battesimo. Dalla sua espressione sembrava pensasse che io fossi sua madre e lo avessi convinto di peccato affinché accettasse di diventare uno di noi. VG 188.5

Il Signore, effettivamente ha operato durante quest’incontro…… VG 188.6

Fra dieci minuti devo ripartire. Pensando che tu fossi ansioso di avere mie notizie t’invio questa lettera incompiuta. VG 188.7

Tua Ellen VG 188.8

(Lettera 37, 29 giugno, 1874, a James White, il fondatore della Pacific Press Publishing Association) VG 188.9