Volgi lo sguardo a Gesù

134/366

Maggio, 13—Consigli alle donne

“Tuttavia sarà salvata partorendo figli, se persevereranno nella fede, nell’amore e nella santificazione con modestia”. 1 Timoteo 2:15 VG 141.1

Esiste una norma elevata da raggiungere; non stiamo avanzando com’è nostro privilegio e dovere fare. Com’è possibile usare i talenti che Dio ci ha dato in faccende temporali e non al suo servizio? Non dovremmo avere un interesse maggiore nelle cose eterne che in quelle riguardanti le nostre necessità temporali? VG 141.2

Abbiamo desiderato che i mariti e le famiglie accettino la verità. Questo è giusto, dovrebbe essere il nostro primo desiderio. Ma compiamo in tutto e per tutto il nostro dovere? Avanziamo come dovremmo? Non stiamo rimanendo tagliate fuori nel nostro dovere di progredire? Non siate delle nane spirituali. VG 141.3

Ci piace vedere i neonati e osservare i loro modi infantili, ma ci dispiace se questa condotta si protrae fino a che il bambino abbia due anni d’età. Allo stesso modo, il cristiano deve crescere. Conformatevi all’immagine di Cristo, non vi degradate. Sentitevi come se foste ancorate a Cristo. Le sorelle che vivono sole siano ferme. Evitino la frivolezza e si mantengano sempre vigili. VG 141.4

Le ricche benedizioni del cielo sono pronte per essere rovesciate, come la pioggia, su di noi. Non siate egoiste. Per molte persone tutta la religione si riduce a: Per me e la mia famiglia. Non sono disposte a uscire nelle strade al fine di aiutare e benedire gli altri. In tal caso, Dio non può benedirci. Egli ci benedice quando lasciamo da parte l',io. Egli desidera che ci separiamo da noi stesse. Tutto quello che seminiamo, mieteremo. Se seminiamo egoismo, mieteremo egoismo, cioè, sarà incollato a noi. Separiamoci dall’io e parliamo delle misericordie e delle benedizioni di Dio. VG 141.5

Tutte le sorelle che non hanno un marito sul quale appoggiarsi, possono riposare pienamente in Dio. VG 141.6

Ognuna delle nostre sorelle può essere una pietà vivente, e portare luce alle riunioni. Agiamo come chi è stata chiamata dalle tenebre alla sua ammirabile luce? O lo facciamo come se dovessimo portare un grande peso? Dobbiamo parlare della luce, pregare per la luce, e la luce verrà. Se solamente le donne della chiesa fossero disposte a mostrare che Dio può lavorare attraverso di esse. Fu Maria la prima che predicò Cristo resuscitato. . . Le benedizioni più ricche aspettano chi ha i conflitti più duri, perché Cristo è un aiuto presente nei problemi. Ma dobbiamo spogliarci dall’egoismo; familiarizzarci con l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo, e così cresceremo sempre di più alla somiglianza di Cristo, finché la corona dell’immortalità sia collocata sulle nostre tempie. VG 141.7

(Manoscritto 2, del 13 maggio 1884, “Un sermone predicato da Ellen G. White) VG 141.8