I tesori delle testimionianze 2

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Capitolo 21: Gli affari e la religione

I dipendenti delle nostre varie istituzioni — case editrici, scuole, organizzazioni sanitarie — dovrebbero coltivare una comunione vivente con Dio. E’ molto importante che quanti dirigono questi grandi settori dell’opera siano degli uomini che mettono al primo posto il regno di Dio e la sua giustizia. Essi non sono idonei per i loro posti di fiducia se non prendono consiglio da Dio e non portano frutto alla sua gloria. Debbono vivere in modo da onorare il loro Creatore, nobilitare se stessi e far del bene ai loro simili. Tutti posseggono caratteristiche naturali che vanno coltivate oppure eliminate, in quanto possono essere o di aiuto o di ostacolo per crescere nella grazia e per approfondire l’esperienza religiosa. TT2 89.1

Chi è impegnato nell’opera di Dio, non può servirlo in maniera accettevole se non fa il migliore uso possibile dei privilegi religiosi di cui gode. Noi siamo simili ad alberi piantati nel giardino del Signore, ed Egli si avvicina a noi per cercare quel frutto che ha il diritto di aspettarsi. I suoi occhi si posano su ciascuno di noi ed Egli legge nel nostro cuore e nella nostra vita. Si tratta di una indagine seria, che riguarda il nostro dovere e il nostro destino e che viene svolta con profondo interesse. TT2 89.2

Ognuno di coloro cui sono stati affidati incarichi sacri deve chiedersi: “Come mi trovo dinanzi all’occhio scrutatore di Dio? Il mio cuore è puro da ogni contaminazione oppure i cortili del suo tempio sono profanati, occupati da venditori e compratori, a tal punto che Cristo non vi trova posto?” Il trambusto degli affari, se costante, finirà con inaridire la spiritualità, lasciando l’anima priva di Gesù. Se pur professando la verità, gli uomini vanno avanti giorno dopo giorno senza cercare una comunione vivente con Dio, finiranno con l’essere indotti a compiere azioni strane e a prendere decisioni che risulteranno in disaccordo con la volontà di Dio. Non può esservi sicurezza alcuna per i nostri fratelli dirigenti, se essi andranno avanti secondo i loro impulsi; perché non sono uniti con Cristo, non procedono in armonia con lui. In tal modo saranno incapaci di riconoscere le necessità della causa, e Satana cercherà di indurli a prendere delle decisioni che saranno fonte di imbarazzo e di difficoltà. TT2 89.3

Fratelli miei, coltivate voi la pietà? Prevale in voi l’amore per le cose di carattere religioso? Vivete sorretti dalla fede e siete vittoriosi sul mondo? Partecipate al culto di adorazione offerto a Dio? La vostra voce si fa udire nelle adunanze di preghiera e di edificazione? Esiste nel vostro focolare il culto di famiglia? Riunite i vostri figli la mattina e la sera, e presentate i loro casi a Dio? Insegnate loro come diventare seguaci dell’Agnello? Le vostre famiglie, se sono irreligiose, testimoniano della vostra negligenza e della vostra infedeltà. Se mentre voi siete uniti alla sacra causa di Dio, i vostri figli sono indifferenti, irrispettosi e non manifestano nessun interesse per le riunioni di natura religiosa o per la verità, è una cosa molto triste. Una tale famiglia esercita un’azione contraria a Cristo e alla verità e Gesù stesso afferma: “Chi non è con Me è contro di Me”. TT2 89.4

La negligenza della religione nel focolare domestico, nell’educazione dei vostri figli dispiace molto a Dio. Se uno dei vostri figli cadesse nel fiume e rischiasse di annegare, quale agitazione ci sarebbe! Quali sforzi sarebbero fatti, quante preghiere sarebbero offerte, quanto entusiasmo verrebbe manifestato per salvare una vita umana! Ma qui ci sono i vostri figli, lontani da Cristo: si tratta delle loro anime che rischiano di perdersi. Forse essi sono aspri, scortesi, un biasimo per il nome degli avventisti, nondimeno essi periscono senza speranza e senza Dio nel mondo e voi rimanete indifferenti, non ve ne preoccupate! TT2 90.1

Che esempio date ai vostri figli? Quale ordine regna in casa vostra? Ai vostri figli dovrebbe essere insegnato ad essere benevoli, rispettosi nei confronti degli altri, gentili, disposti a fare un favore e, soprattutto, a rispettare le cose religiose e a sentire l’importanza delle esigenze divine. Si dovrebbe insegnar loro a rispettare l’ora della preghiera, esigere che la mattina si alzino in tempo per partecipare al culto di famiglia. TT2 90.2